
Da anni sotto procedura d'infrazione e neppure l'intervento del Governo con la nomina di un commissario speciale unico è riuscito a invertire l'ordine delle cose. La depurazione in città continua a rimanere terra di nessuno e l'adeguamento degli impianti alla procedura di infrazione stenta a partire. Anzi a dire il vero non è mai partita. Solo procedure burocratiche e tecniche per poter partire con la gara da 50 milioni di euro e poco altro. C'è da dire che la situazione che si è trovata davanti la struttura commissariale speciale del governo è stata complicata.
Dall'inchiesta giudiziaria che aveva portato il Comune a non firmare il contratto d'appalto con la società Acciona-Agua" che si era aggiudicata la gara, a un piano di spostamento degli impianti che poi si è scoperto non essere praticabile per diverse problematiche di tempo ne è passato senza miglioramenti significativi e l’Italia continua a pagare la sanzione anche per l’agglomerato non conferme di Reggio.
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