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Reggio, carenze strutturali e costi elevati rallentano i lavori sui depuratori

Difficoltà nell’adeguamento degli impianti cittadini sotto procedura d’infrazione europea

Dei dieci anni di ritardo rispetto agli interventi previsti nel sistema depurativo cittadino si è già scritto nei giorni scorsi; adesso però si aggiungono ulteriori particolari che fanno capire quanto complessa sia la procedura che, invece, avrebbe dovuto essere snella perché Reggio risulta tra gli agglomerati sottoposti alla procedura di infrazione comunitaria. In una nota della struttura commissariale nazionale riferita all’ottobre del 2022 si evince che ancora si è nella fase di autorizzazione agli interventi. Si tratta del primo passo verso l’indizione della gara vera e propria, ma il tempo che si prevede intercorrerà tra questi adempimenti burocratici e l’avvio dei lavori è indefinito.
«La procedura per il provvedimento autorizzatorio unico regionale è in corso per quattro dei sette interventi in cui è stato suddiviso il territorio di Reggio Calabria e in questi rientra il lotto di Ravagnese (161mila abitanti per equivalente). Grazie al “Decreto Semplificazioni”- scrive la struttura commissariale - con il provvedimento unico verranno acquisiti tutti i titoli autorizzativi (non solo ambientali) necessari all’esercizio dell’opera e attivata un’unica conferenza di servizi».

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