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Gioia Tauro, un porto le tre mega gru cinesi: una decina giorni per sbarcarle

La “Zhen Hua 23” è all’attracco al centro della banchina. La soddisfazione di Agostinelli: «Mct concretizza la sua attenzione»

Richiederanno una decina di giorni di lavoro, seguite da una fase di test che durerà alcune settimane, le complesse fasi di sbarco delle tre mega gru giunte ieri mattina al porto di Gioia Tauro dopo 62 giorni di navigazione.
I maestosi mezzi sono infatti partiti dal porto di Yangshan lo scorso 14 dicembre a bordo della nave “Zhen Hua 23” e hanno dovuto circumnavigare l’Africa, perché troppo alte per poter attraversare il canale di Suez. Di proprietà della cinese Shanghai Zhenhua Heavy Industry & Co (ZPMC), sono state acquistate dal terminalista MedCenter Container Terminal lo scorso anno. Si tratta della tipologia di gru a cavalletto tra le più grandi al mondo, capaci di lavorare navi da 24 mila teus con uno sbraccio d’estensione di 72 metri e un’altezza di sollevamento di 54 metri, in grado di coprire ben 24 file di containers.
Appena giunta in porto, la nave “Zhen Hua 23” è attraccata a dritta al centro della banchina e ha occupato circa 375 metri. Le mega gru, posizionate tra le altre tre gantry cranes cinesi, sono dotate di equipaggiamenti di ultima generazione, tecnologicamente avanzate, che rispondono ai più elevati standard di mercato, in grado di operare le ULCS (Ultra large container ships). Sono entrate nel porto di Gioia Tauro grazie ad un’operazione sinergica tra la Corporazione dei piloti dello Stretto di Messina, tutti i rimorchiatori in flotta nello scalo portuale calabrese sotto il coordinamento della Capitaneria del porto di Gioia Tauro.

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