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Processo “Selfie”, nella Locride condanne ridotte per la caduta di alcune aggravanti

La sentenza della Corte d’appello su un vasto giro di narcotraffico. Oltre un secolo di carcere inflitto a 18 imputati, un’assoluzione

Si è concluso con importanti riforme di pena il processo d’appello del giudizio in abbreviato del maxiprocesso scaturito dall’operazione antidroga “Selfie”. Nella tarda serata di mercoledì la seconda sezione della Corte di appello di Reggio Calabria ha disposto l’esclusione dell’aumento di pena previsto dall’aggravante del numero maggiore di 10 di partecipanti a una narcoassociazione. E di conseguenza, ha applicato a Saverio Mediati la pena concordata di 2 anni e 9 mesi di reclusione; ha assolto Domenico Marco Artuso per non aver commesso il fatto; ha assolto Andrea Cara da un capo di imputazione rideterminandogli la pena in relazione ad altri tre capi di imputazione in complessivi 6 anni, 10 mesi e 20 giorni; assolto anche Francesco Cara per quattro capi di imputazione e condannato per altre tre contestazioni con pena finale stabilita in 2 anni e 10 mesi; è stato assolto da un reato Gabriele Antonio Cara con pena rideterminata per altro in 6 anni, 10 mesi e 20 giorni; altro imputato assolto per due reati è stato Paolo Cara per il quale i giudici hanno rideterminato la pena per un reato residuo a 2 anni di reclusione.

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