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'NDRANGHETA STRAGISTA

Reggio, la “doppia affiliazione” di De Stefano e Piromalli

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Prosegue la requisitoria della Procura generale

Dalle due iniziali alle probabili tre udienze per completare la requisitoria nel processo ’Ndrangheta stragista. I sostituti Procuratori generali, Giuseppe Lombardo e Walter Ignazitto, ritorneranno in Corte d’Assise d'Appello lunedì e replicheranno martedì (udienza aggiuntiva per non fare slittare il calendario che porterà alla sentenza tra venerdì 10 e sabato 11 marzo) per completare il quadro accusatorio contro chi nel Reggino ha consumato gli attentati ai Carabinieri culminati nell'agguato mortale ai brigadieri Antonino Fava e Vincenzo Garofalo. Secondo il Pg, «i Piromalli e i De Stefano, furono tra i primi in Calabria, come si evince dalle testimonianze di Buscetta, Vitale e Pennino, riprese in alcune sentenze, a ricevere la doppia affiliazione nella ’Ndrangheta e in Cosa nostra. Peraltro - ha specificato Lombardo - Tommaso Buscetta, per un periodo, fu “ambasciatore” presso i Piromalli per conto di cosa nostra». Giuseppe Lombardo, ancora, ha affermato che «la forza dei Piromalli e dei De Stefano scaturisce dalla vittoria della prima guerra di 'ndrangheta, del 1974, a Reggio Calabria, contro il boss Mico Tripodo, e trasformano la 'ndrangheta in quel mostro criminale che è oggi. In tal senso esistono riscontri non solo fattuali, ma storici e logici».

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio

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