Il mese di marzo si apre con una vertenza sindacale e occupazionale che segna il fallimento del salvataggio dell’Alival. Il sito industriale a San Gregorio chiuderà battenti entro la fine del mese. Anzi, addirittura prima. Perché come ha comunicato l’azienda alle organizzazioni sindacali i licenziamenti del personale partiranno prima. Nello specifico il 16, 17 e 20 marzo. Si tratta di un epilogo già scritto da aprile scorso e che nessuno è riuscito a risolvere in meglio. Da un lato la fermezza della società controllata dalla multinazionale “Lactalis” che controlla tutta una serie di società satelliti che hanno avviato un piano di riroganizzazione sul territorio nazionale, colpendo tra gli altri in modo pesante proprio Reggio e dall’altro la debolezza politico-sindacale sull’asse Reggio-Catanzaro (e non solo). Ma se in altri posti le procedure di riduzione del personale hanno effetti meno incisivi sul tessuto economico in riva allo Stretto ogni posto di lavoro che viene perso si trasforma in un ulteriore depauperamento del contesto economico e sociale, già caratterizzato da molte incognite ma soprattutto da tante fragilità. Alla fine del mese il sito di San Gregorio verrà chiuso definitivamente e calerà il sipario su una storica attività produttiva.
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