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Munizioni nascoste nel casolare a Motta San Giovanni, assolto

Il Tribunale monocratico ha accolto le argomentazioni difensive

Assolto «perché il fatto non sussiste». Cadono le accuse davanti al Tribunale monocratico a carico Leandro Crea, reggino di 70 anni, accusato di detenzione di numerose cartucce. L'uomo stava curando un terreno di proprietà nelle campagne di Motta San Giovanni quando i Carabinieri hanno effettuato una perquisizione alla ricerca di armi e munizioni. I militari rinvenivano in una casetta destinata al ricovero degli attrezzi di giardinaggio (di proprietà di un familiare) occultate in un marsupio riposto in un cassetto un centinaio di cartucce di fucile calibro 9. La perquisizione si estendeva anche al fuoristrada in uso allo stesso Crea: nel vano sotto la ruota di scorta venivano rinvenute altre 100 cartucce calibro 20 dentro una busta e ben nascoste. Nel vano porta oggetti veniva rinvenuto un coltello della Federcaccia a serramanico. La perquisizione dell’abitazione del Crea che dava esito negativo: ma gli venivano sequestrate tutte le armi in dotazione. Il difensore, avvocato Carmelo Zinnarello, faceva istanza di oblazione (estinzione del reato) che veniva respinta dal Tribunale. A fine dibattimento il Pm chiedeva la condanna.

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