Reggio

Sabato 18 Maggio 2024

Droga sull'asse Rosarno-Sicilia-Malta: 51 condanne e 6 assoluzioni

Condannati perché avevano conquistato una postazione privilegiata tra i big del narcotraffico internazionale. Il Gup di Reggio Calabria, Giovanna Sergi, ha stangato la holding della droga con base operativa a Rosarno, ed agli ordini delle ’ndrine reggine, incastrata con l'operazione “Crypto”. Nel processo con rito abbreviato sono state 51 le persone condannate, con punte di 20 anni di reclusione a carico di 8 persone considerati «i dirigenti» dell’associazione; appena 6 le assoluzioni. Ha retto, quindi, il rigoroso impianto accusatorio sostenuto dal pool antimafia di Reggio Calabria e dai Pubblici ministeri, Paola D'Ambrosio e Domenico Cappelleri: l'indagine dei “baschi verdi” della Guardia di Finanza di Catanzaro e Reggio e dello Scico di Roma ha infatti scoperto gli affari d'oro delle cosche di Rosarno con la compravendita di stupefacenti. Nella città del porto operavano le menti dell'organizzazione riconducibili, secondo le conclusioni della Direzione distrettuale antimafia alle famiglie, “Cacciola-Certo-Pronestì”; il business criminale si sviluppava in mezza Italia: dalla provincia di Reggio Calabria a Cosenza ed Amantea, in Sicilia sull'asse Messina-Catania, Campania, Puglia e Piemonte. Ramificazioni anche all'estero: Germania, Olanda, Belgio, Spagna e Malta. Raggio operativo internazionale facendo scattare l'aggravante «della natura transnazionale» dell'associazione. Anche se l'accusa nevralgica confermata dalla sentenza di primo grado la partecipazione, dai capi e promotori ai singoli partecipi finendo per chi svolgeva mansioni operative secondarie, di «una strutturata organizzazione criminale composta da cinque articolazioni operative e territoriali distinte, stabilmente collegate tra loro ed operanti in modo sinergico, anche tramite ulteriori soggetti allo stato non identificati, al fine di commettere una pluralità indeterminata di delitti di importazione, trasporto, codetenzione e successiva cessione a terzi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, hashish, eroina e marijuana». Cinque, paralleli, gruppi criminali nel mirino delle Fiamme Gialle: “Cacciola-Certo-Pronestì”, “Cambria”, “Siracusano-Pizzo-Liistro-Zullo”, “Raso”, “Soriano”. Gli affari più redditizi si realizzavano sull’asse Rosarno-Catania-Malta: era questa la nuova rotta del narcotraffico internazionale gestito e dominato dalla ’ndrangheta di Rosarno. La via del narcotraffico tra Rosarno e Catania è stata accertata, secondo la ricostruzione del pool antimafia di Reggio, «grazie ad una delle sim tedesche che occupava prevalentemente celle di Rosarno e comunicava esclusivamente a mezzo Sms con un cellulare che impegnava una cella installata nel centro abitato di Catania». Le due utenze, secondo la ricostruzione delle Fiamme Gialle, comunicavano utilizzando una sorta di codice numerico predefinito: ad ogni lettera dell'alfabeto corrispondeva un numero assegnato a caso, senza ordine né logica. Era il loro metodo di comunicazione per vendere e acquistare, spedire e farsi recapitare le partite di droga.

Le condanne

Giuseppe Cacciola, 20 anni Bruno Pronestì, 20 anni Vincenzo Raso, 20 anni Domenico Certo, 20 anni Nicola Certo, 20 anni Francesco Cambria, 20 anni Roberto Porcaro, 20 anni Francesco Suriano, 20 anni Alessio Martello, 12 anni Alessandro Scalise, 10 anni e 8 mesi William Pati, 11 anni e 8 mesi Giampiero Pati, 13 anni e 4 mesi Pasquale Giovinazzo, 3 anni e 4 mesi Alessandro Marigliano, 12 anni Antonio Paletta, 10 anni e 8 mesi Gennaro Paletta, 10 anni e 8 mesi Giuseppe Trombetta, 11 anni e 4 mesi Giuseppe Battaglia, 12 anni e 4 mesi Salvatore Battaglia, 2 anni e 8 mesi Antonio Gullace, 10 anni e 8 mesi Massimiliano Guerra, 3 anni Michele Chindamo, 10 anni Matteo Mero, 10 anni e 8 mesi Massimiliano Mirra, 2 anni e 8 mesi Walter Modeo, 10 anni e 8 mesi Santa Pitarà, 11 anni e 4 mesi Giulio Pizzo, 10 anni e 8 mesi Maurizio Pizzo, 10 anni e 8 mesi Alessandro Raso, 2 anni e 8 mesi Giuseppe Pescetto, 2 anni e 8 mesi Manuel Spagnoli, 6 anni e 8 mesi Antonio Stellitano, 10 anni e 8 mesi Lorenzo Stellitano, 10 anni Alessandro Tallarico, 11 anni e 4 mesi Vincenzo Vercey, 4 anni Alessandro Villani, 10 anni Gianfranco Viola, 15 anni e 2 mesi Fabio Vitale, 4 anni e 8 mesi Franco Vitale, 4 anni e 8 mesi Giuseppe Vitale, 4 anni e 8 mesi Michele Saccotelli, 2 anni e 8 mesi Stefano Montagono, 11 anni e 4 mesi Massimiliano Mazzanti, 7 anni Paolo Cirelli, 12 anni Orazio Coco, 10 anni e 8 mesi Giorgio La Pietra, 2 anni e 8 mesi Carmelo Listro, 5 anni Marco Paladino, 10 anni Maurizio Caruso, 2 anni e 8 mesi Francesco Cavarra, 8 anni Francesco Varone, 10 anni e 8 mesi

Le assoluzioni

Marco Tronuo Filippo Angelica Francesco Barone Simone Pronestì Rocco Cacciola Rosario Zagame  

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