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Processione in mezzo ai rifiuti a Melito Porto Salvo: "La Madonna li perdoni"

Melito Porto Salvo: l’istantanea-choc della processione del quadro della vergine di Porto Salvo sul greto della fiumara Tabacco. L’amministrazione: «Il passaggio non era autorizzato». Già, è perché è avvenuto?

La vara della Madonna di Porto Salvo che si è districata tra cataste di rifiuti di ogni genere non è stato certamente un bel vedere. Per nulla rispettoso della sacralità dell’effigie portata in processione verso Pentedattilo, dove sarà custodita nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo fino alla fine di aprile, quanto è previsto il rientro nel santuario sul lungomare dei Mille. Ma anche per nulla sicuro per le centinaia di esterrefatti fedeli che come ogni 25 marzo, sabato pomeriggio, hanno accompagnato il quadro, credendo di essere finiti in una specie di incubo.
Ma se il passaggio lungo il tratto di fiumara “Tabacco” da sempre battuto dai portatori, sia durante la processione della salita del quadro sia in quella di ritorno, è stato scioccante, l’arrivo nel cuore del borgo non è stato da meno. Con la rete elettrica in tilt, il buio fitto ha accolto quadro e pellegrini. Insomma non è stato un bel vedere, dall’inizio alla fine. Non fosse per la fede che lega il popolo melitese alla sua Madonna di Porto Salvo, ribadito con la partecipazione massiccia alla lunga camminata, la giornata sarebbe stata un vero disastro.
Che la fiumara “Tabacco” si trovasse in una situazione indicibile non è un mistero. Per nessuno. Proprio le condizioni preoccupanti del greto, invaso da rifiuti di ogni genere, scaricati in quantità industriali da ignoti, avrebbero dovuto consigliare di scegliere qualcos’altro.

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