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Piazza De Nava a Reggio, scatta l'esposto in Procura contro i lavori

Non si placano le polemiche sul cantiere installato di fronte al Museo «Direzione lavori, Soprintendenza e Comune devono vigilare»

E ora sui lavori in piazza De Nava c’è anche un esposto formale in Procura: lo ha presentato Vincenzo Vitale, presidente della Fondazione Mediterranea, che da tempo ha ingaggiato una battaglia contro il progetto della Soprintendenza.
«L’articolo 518-duodecies del Codice penale (Distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici) parla chiaro: “Chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende in tutto o in parte inservibili o non fruibili beni culturali o paesaggistici propri o altrui è punito con la reclusione da due a cinque anni (…). La sospensione condizionale della pena è subordinata al ripristino dello stato dei luoghi (…)”», è il presupposto da cui parte Vitale.
A conclusione dell’esposto, fatto il punto della situazione con i lavori iniziati da qualche settimana, si chiede alla magistratura di «accertare se vi siano stati comportamenti inquadrabili tra quelli sanzionati dall’attuale legislazione e se, di conseguenza, non si debba procedere a restitutio in integrum della piazza».

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