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Reggio: "no" alla sorveglianza speciale, sì alla confisca beni per Giovanni Ficara

Le indagini finanziarie consentivano di rilevare una costante sproporzione rispetto alle acquisizioni patrimoniali dei redditi del nucleo familiare

Rigettata la misura di prevenzione, confermata la confisca dei beni. È «parziale» l’accoglimento disposto dalla Corte d’Appello “misure di prevenzione” (presidente Bruno Muscolo, giudici consiglieri Antonino Giacobello e Vincenzo Cefalo) a favore di Giovanni Ficara. In accoglimento della tesi difensiva sostenuta dagli avvocati Giacomo Iaria e Davide Barillà, i Giudici di piazza Castello hanno evidenziato «la mancanza di attualità» inerente il profilo di pericolosità sociale: una decisione rilevante perchè di fatto annulla la misura di prevenzione della Sorveglianza speciale di Pubblica sicurezza per la durata di 4 anni con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza che il Tribunale, su proposta dell’Ufficio di Procura, aveva disposto nei confronti di Giovanni Ficara «in quanto ritenuto socialmente pericoloso in base alle risultanze del procedimento penale denominato “Gambling”, nel quale ha riportato condanna in appello per i reati di associazione mafiosa e di trasferimento di valori on l’aggravante di agevolazione della cosca Ficareddi».

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