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Rifiuti a Reggio, sistema sempre più a rischio

L’aumento dei costi “ipoteca” i lavori per il potenziamento dell’impianto di trattamento di Sambatello

Martedì potrebbe essere il giorno della verità. Dopo una fitta corrispondenza durata mesi il punto d’incontro ancora non è maturato: tra la Regione e la società che si è aggiudicata i lavori di potenziamento e trasformazione dell’impianto di trattamento rifiuti di Sambatello, la Recosamb, permangono forti divergenze. Sul tappeto l’aumento dei costi che tanto la pandemia quanto il conflitto in Ucraina hanno generato. Uno scenario comune a molti cantieri.
Era il 2019 quando fu aggiudicata la gara milionaria dei lavori che dovranno rivoluzionare l'impianto di Sambatello per trasformarlo in una struttura a riciclaggio spinto. Per l’ecodistretto del territorio dello Stretto si prevede un costo totale pari a 41,52 milioni di euro (finanziato con risorse Por Calabria Fse-Fers 2014-2020) e una durata complessiva dell’affidamento (lavori e gestione) pari a 1.506 giorni, di cui 596 per la sola esecuzione dei lavori. Ma dal 2019 i costi sono lievitati. E questo mette a rischio la tenuta di tutta l’operazione, intervento strategico per la fragile e complicata filiera dell’impiantistica dei rifiuti calabrese.
Nonostante la materia sia stata affrontata e disciplinata dal Ministero, la discussione su come arrivare alla revisione del piano economico vede posizioni ancora molto distanti. Tante le divergenze non solo sul merito ma anche sul metodo. Da sciogliere, ad esempio, i nodi delle opere elettromeccaniche. Una situazione che si trascina da mesi, con una corrispondenza divenuta sempre più fitta.

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