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Migranti, il governo aiuterà Roccella

Dopo l’incontro alla Cittadella tra Occhiuto e il sindaco Zito e il colloquio telefonico con il ministro Piantedosi

Ormai riconosciuta – anche se con notevole ritardo da parte delle istituzioni nazionali e pur non potendo contare su un vero hotspot – come la “Lampedusa della Calabria” (oltre 150 sbarchi negli ultimi due anni e mezzo), Roccella, in tema di immigrazione, avrà a breve la giusta attenzione da parte del governo Meloni – e, quindi, di riflesso anche della Regione Calabria – in modo da affrontare al meglio e con gli strumenti necessari l’emergenza migranti. Ad annunciarlo è stato il presidente Roberto Occhiuto, il quale a Catanzaro ha incontrato il primo cittadino di Roccella, Vittorio Zito.

«Nel mio ufficio, alla Cittadella – ha informato Occhiuto – ho incontrato Zito. Roccella da anni è diventata meta di nuove rotte di immigrazione clandestina, e la comunità continua ad accogliere quotidianamente i migranti con grande solidarietà e senza alcuna polemica. Ma bisogna aiutare concretamente questa realtà. Assieme, quindi, al sindaco abbiamo avuto un colloquio telefonico con il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che ci ha assicurato il pieno sostegno del governo per rafforzare la presenza dello Stato nel nostro territorio, per adeguare le strutture di prima accoglienza, e per sostenere il Comune di Roccella a gestire questa vera emergenza. La chiacchierata con il ministro è stata positiva e cordiale. Ho chiesto, nell’ipotesi che il governo dichiari lo stato di emergenza per le zone del Paese più esposte all’immigrazione clandestina, di prevedere un analogo status per la Calabria».
Prima di concludere il suo intervento, il governatore calabrese ha voluto fare un “passaggio” sull’ultimo sbarco, a fine marzo, stavolta autonomo, di 650 profughi provenienti dalla Libia. Un approdo che solo per pura fortuna non si è trasformato in tragedia visto che il peschereccio è andato a sbattere, dopo l’ingresso nel porto, contro una delle “carrette” del mare ormeggiate in una delle banchine. Se l’imbarcazione fosse finita contro i frangiflutti posizionati all’imbocco dello scalo sarebbe stata un’ecatombe.
«Mi chiedo perché e come mai 650 migranti a bordo di un peschereccio siano riusciti a viaggiare in mare per giorni e ad entrare nel porto di Roccella senza neppure una segnalazione da parte di Frontex. Questo significa che gli strumenti che l’Europa mette a disposizione non funzionano così bene».

E domani il sottosegretario all’Interno on. Wanda Ferro sarà proprio a Roccella per un incontro istituzionale con Zito attraverso il quale si intende testimoniare la vicinanza e il sostegno del governo alla comunità da anni in prima linea nell’accoglienza dei profughi. Alle 15 Ferro sarà in Municipio e subito dopo visiterà l’area portuale.

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