Si ricompatta il fronte No Ponte che dopo l’appuntamento di Messina si è ritrovato sulla sponda calabrese nella sede del Csc Nuvola Rossa di Villa. A fare gli onori di casa in una sala gremita, Giovanni Cordova del centro organizzatore e Peppe Marra di No Ponte Calabria che ha rimarcato: «La politica continua a non affrontare le problematiche di questi territori. Si sarebbero potuti destinare fondi, pensando a tratte alternative, magari investendo su traghetti a Gioia, invece si sottraggono risorse alle esigenze delle nostre zone ed è inaccettabile».
Riflessioni che hanno fatto il paio con i dati che scandiscono le difficoltà attuali del Mezzogiorno, inanellati dal professore Maurizio Marzolla, attivista e storico esponente della rete No Ponte, e dall’ambientalista Piero Idone. Ad addentrarsi sull’aspetto tecnico Alberto Ziparo professore di urbanistica all’Università di Firenze e coordinatore degli studi sugli impatti del Ponte che – ha ricordato – «fu bocciato non dai critici ma dai suoi stessi progettisti dopo aver cercato, per lustri, una soluzione per la fattibilità. Non parliamo quindi della diseconomicità, o degli impatti ambientali e territoriali, ma di costruibilità».
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