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Psc a Reggio, dopo un lunghissimo iter il documento verso il traguardo

I ritardi dell’approvazione del bilancio hanno generato l’ennesimo ostacolo al percorso. Questa settimana sarà calendarizzata la discussione in commissione Territorio. Passaggio propedeutico prima del disco verde definitivo del Consiglio comunale

Dovrebbe essere calendarizzato questa settimana. In commissione Territorio arriva il Piano strutturale comunale. La magna carta che ridisegna il territorio reggino verrà analizzata dai consiglieri prima di arrivare in aula per l’approvazione definitiva. Un documento che secondo la tabella di marcia registra qualche mese di ritardo. Da Palazzo San Giorgio rassicuravano che il testo approvato già da due anni, avrebbe dovuto incassare il disco verde del Consiglio entro il 14 febbraio. Ma così non è stato. I ritardi con cui è stato approvato il Bilancio dell’Ente hanno generato a cascata più di un rallentamento burocratico amministrativo. L’ennesimo “ostacolo” di un percorso lento e farraginoso che sembrava giunto al traguardo nel mese di dicembre, quando arrivati i pareri vincolanti degli altri enti la Giunta comunale aveva approvato il documento. Un percorso articolato avviato nel lontano 2005 che dovrebbe consegnare alla città, dopo più di mezzo secolo il documento urbanistico più importante. Allora si chiamava piano regolatore, oggi Psc, una sigla che racchiude regole e paletti con cui tentare di riordinare il territorio dopo gli anni dell’abisivismo e della cementificazione. «Un punto qualificante delle linee di mandato dell’amministrazione eletta nel 2020 che trova esecuzione» ha ribadito più volte l’assessore all’Urbanistica, Domenico Battaglia rivendicando lo spirito di condivisione che ha portato all’adozione del Piano strutturale comunale (Psc), completo di regolamento edilizio ed urbanistico (Reu), del rapporto ambientale e della sintesi non tecnica. Strumento adottato con deliberazione del Consiglio comunale nel 2020, aggiornato alle osservazioni, emendamenti, e controdeduzioni approvati con deliberazione al parere definitivo unificato del tavolo tecnico della Regione, al parere motivato ad esito della procedura di Vas (valutazione ambientale strategica) e di valutazione di incidenza, emesso dall’autorità competente, al parere della Città metropolitana.

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