La consegna di un referto sanitario a una persona sbagliata è costata all’Azienda ospedaliera “Bianchi-Melacrino-Morelli” una sanzione da parte del Garante della Privacy. È questo il curioso caso che si è consumato al Grande Ospedale Metropolitano durante la fase della pandemia da Coronavirus, e si è concluso solo poche settimane addietro con un provvedimento punitivo dell’Autorità indipendente che ha irrogato una sanzione pecuniaria (settemila euro) all’ente sanitario per il mancato rispetto delle normative sul delicato tema del rispetto dei dati personali dei pazienti.
Una storia che fa quasi sorridere in tempi in cui la sanità calabrese ha sicuramente problemi ben più gravi e tuttavia il prezzo di una “distrazione” può essere anche la spia che il sistema sanitario deve ancora migliorare molto. Ma questo è un assunto che tutti hanno ben presente.
In sostanza, è accaduto che un referto sanitario sia stato inviato per un mero errore materiale con una e-mail a una persona diversa dal titolare tramite mezzi informatici, nel periodo in cui per evitare i contagi erano state limitate al massimo le attività operative in presenza. Il terzo si è rivolto all’Autorità garante della Protezione dei dati personali che ha avviato un’istruttoria che si è conclusa con un esito infausto per il Gom.
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