La prima convocazione ha dato fumata nera. L’incontro è slittato, lunedì la Recosamb e la Regione tenteranno di trovare, ancora una volta un punto d’incontro per fare in modo che i lavori di potenziamento e trasformazione all’impianto di Sambatello possano essere ultimati. La posta in gioco è alta visto che la società che si è aggiudicata il bando milionario della Regione si occupa proprio in virtù di quanto previsto dal capitolato, non solo dell’esecuzione dei lavori ma anche della gestione della struttura di trattamento dei rifiuti.
Un impianto strategico per la fragile e complicata filiera calabrese che si trova a dover fare i conti con i ritardi di decenni della gestione commissariale. Proprio per questo potenziare Sambatello rappresenta un’operazione necessaria. Ma il bando ha avuto una lunga e travagliata storia. Infatti c’era voluto oltre un anno, dopo l’aggiudicazione affinché il cantiere diventasse davvero operativo. In questo anno c’è stato l’avvicendamento nelle gestione del settore tra la Regione e la Città Metropolitana. E così per disciplinare bene tutto l’iter è stato sottoscritto un accordo che affida alla Regione la parte relativa alla progettazione. I lavori poi sono finalmente iniziati, correva l’anno 2020. Salvo poi incontrare nell’ennesimo ostacolo, perché il caro prezzi delle materie prime che sta mettendo a rischio tante opere pubbliche non ha risparmiato neanche i lavori di Sambatello.
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