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Gioia Tauro: più controlli e sequestri, ma il porto resta crocevia di droga e 'ndrangheta

I dati della Dia sul narcotraffico basato nello scalo di Gioia Tauro. Nella Piana confermata la centralità della famiglia Piromalli I Molè avrebbero spostato gli interessi nel centro Italia

«Nel 2021 nell’area metropolitana di Reggio Calabria i quantitativi di sostanze stupefacenti sequestrate sono aumentate dell’87,97%, passando da 7.514,28 kg del 2020 a 14.124,37 kg del 2021. Va evidenziato, che il 67,28% del totale della cocaina, sequestrata in questa città metropolitana, è stata intercettata al porto di Gioia Tauro». È quanto riporta la Direzione investigativa antimafia nazionale nel report delle attività del primo semestre del 2022.

«Nel medesimo contesto – prosegue il monitoraggio – è stato sequestrato il 53,59% di tutta la cocaina sequestrata a livello nazionale, lo 0,07% dell’eroina, lo 0,04% dell’hashish, l’1,05% della marijuana e il 6,36% delle piante di cannabis». Si è registrata quindi, nell’ultimo biennio, una crescita di sequestri, grazie al miglioramento delle tecniche di controllo delle forze dell’ordine. Anche al di fuori dei territori di origine, la ’ndrangheta esprime la sua spiccata capacità imprenditoriale grazie ad ingenti risorse economiche derivanti dal narcotraffico. I sodalizi calabresi, in tale ambito, continuano a rappresentare gli interlocutori privilegiati per i cartelli sudamericani in ragione degli elevati livelli di affidabilità criminale e finanziaria, garantiti ormai da tempo. Negli ultimi anni, anche l’Africa occidentale, in particolare la Costa d’Avorio, la Guinea-Bissau e il Ghana, è diventata per le cosche di ’ndrangheta uno snodo logistico sempre più importante per i traffici internazionali di droga. I flussi intercontinentali di stupefacenti non hanno fatto registrare flessioni significative neanche nel periodo di limitazioni alla mobilità imposte a causa della nota crisi pandemica.
Significative risultanze investigative nel semestre hanno pertanto confermato la centralità degli scali portuali di Gioia Tauro (per la regione Calabria) e quelli di Genova, La Spezia, Vado Ligure e Livorno per l’alto Tirreno.

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