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Rifiuti a Reggio, bloccata la gara milionaria: Ecologia Oggi torna a vincere davanti al Tar

I giudici censurano pesantemente l’operato della commissione tecnica: decisione illogica sulla valutazione dell’offerta della società Teknoservice

Ci risiamo. Il servizio di igiene urbana torna nuovamente in bilico perché il Tar intervenendo nel merito del secondo ricorso ha accolto il ricorso di “Ecologia Oggi” contro la decisione del Comune di affidare definitivamente le attività alla ditta “Teknoservice”. Ieri il deposito della sentenza di merito (la seconda) che blocca la determina del 31 dicembre scorso con la quale il Comune aveva preso atto delle nuove valutazioni della commissione tecnica chiamata in causa dopo la decisione del Consiglio di Stato.
Succo della questione è sempre l’offerta della Teknoservice che è stata giudicata ammissibile dalla commissione e contestata fortemente da Ecologia oggi: «Il giudizio di equivalenza espresso dalla commissione appare radicalmente viziato da una lettura solo parziale del disciplinare tecnico prestazionale. Contrariamente a quanto indicato negli atti impugnati le regole di gara consentivano, in effetti, ai concorrenti di variare soltanto in meglio gli standard operativi minimi fissati dal Comune. È vero che, come indicato dalla commissione, nella zona (C) destinata alla raccolta stradale sarà possibile ottimizzare le frequenze di raccolta delle varie frazioni, ma anche vero è che “…nella raccolta dei rifiuti solidi urbani, le modalità e le frequenze di raccolta vanno intese, quindi, come funzionali al raggiungimento dell’obiettivo ed in tal senso possono essere liberamente aumentate dall’appaltatore per il conseguimento dello stesso” ed inoltre che “le frequenze di raccolta potranno, anche attraverso l’introduzione di sub-zone, essere incrementate, fatta salva la garanzia di raggiungimento del risultato di raccolta di tutta la frazione indifferenziata”. Contrariamente a quanto ritenuto dalla Commissione, le regole di gara non legittimavano affatto i concorrenti a variare liberamente gli standard operativi minimi fissati dall’Amministrazione pur di raggiungere il 65% di raccolta differenziata».

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