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Reggio, prezzi alle stelle: opere pubbliche... in stallo

L’aumento dei costi dei materiali costringe Comune e Città metropolitana a fare i conti con gravi difficoltà a mandare avanti gli appalti

Una questione tanto temuta quanto attesa, che si sta concretizzando sotto gli occhi delle pubbliche amministrazioni del Reggino (ma in generale di tutto il Paese). L’aumento dei prezzi dei materiali costringe gli enti, e in particolare il Comune e la Città metropolitana, a fare i conti con molti problemi sugli appalti in corso e anche su quelli per i quali erano già definiti gli impegni finanziari. Gli effetti sono innegabili e soprattutto concatenati: aumento dei prezzi e maggiori costi per le amministrazioni. Di conseguenza, c’è la necessità di rideterminare i pagamenti e gli stati di avanzamento dei lavori. Ecco ad esempio il caso recentemente scoppiato relativo all’appalto per la realizzazione del ponte sul torrente Calopinace. Ma è una situazione simile ad altri lavori in corso (a dire il vero non molti) e soprattutto in arrivo.

L’incremento si è abbattuto sia sul nuovo Tribunale per il quale il Ministero ha fatto fronte con risorse del proprio bilancio sia sulla costruzione del Museo del Mare, per il quale il Comune addirittura ha stimato un incremento totale dell’appalto nell’ordine di oltre 5 milioni di euro. Circostanze, queste, che trovano conferme anche in altri appalti, soprattutto quelli relativi alla fornitura di materiali. Si è in una fase particolarmente difficile da questo punto di vista, perché dopo la fase della pandemia da Covid-19 il settore dell’edilizia pubblica avrebbe potuto rappresentare un motore del rilancio dell’economia. Tutto, però, è stato rimesso in gioco dalla crisi energetica e dalla guerra.

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