È dovuto arrivare a diffidare il Comune di Reggio con un atto stragiudiziale dell’avv. Natale Carbone per vedere applicato un suo diritto già riconosciuto con la sentenza 1040/2022. È il caso di Antonino Filocamo, che ha presentato al Comune di Reggio Calabria un sollecito all’assunzione di soggetto riservista ex lege 302/1990 quale orfano di Domenico Filocamo, vittima del dovere e della criminalità organizzata.
Domenico Filocamo è il vigile rubano che fu ucciso il 19 settembre 1991 mentre era in servizio da un attentato della ’ndrangheta. Il doppio riconoscimento come vittima del dovere e della criminalità organizzata è giunto a compimento di un lungo e tortuoso iter giudiziario e nel 2014 il Ministero dell’Interno ha emanato i decreti, che hanno creato per Antonino Filocamo un diritto soggettivo all’assunzione cui fa da contraltare un obbligo in capo alla Pubblca Amministrazione di “assorbimento” nei tempi più rapidi possibili per consentire un inserimento lavorativo dell’orfano (così come stabilito anche dalla Corte Costituzionale).
Nel 2019 il Giudice del Lavoro si è pronunciato in favore della sorella di Antonio Filocamo e in danno dell’Asp statuendo l’obbligo alla chiamata diretta in quanto figlia superstite di vittima del dovere e della criminalità organizzata.
Lo stesso Tribunale di Reggio Calabria - Sezione Lavoro nel 2022 si è pronunciato il favore di Antonino Filocamo condannando il Comune a stipulare il contratto a tempo indeterminato oltre al risarcimento del danno. Filocamo ha subito notificato al Comune di Reggio la sentenza del giudice ma – è trascorso un anno – non ha ottenuto alcuna risposta.
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