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Reggio, nuovo approdo a Pentimele? L’Authority dice ancora “no”

Dopo l’aut aut del Tar respinta la richiesta dell’armatore Diano. Pende analoga istanza (con ricorso) della società Caronte&Tourist

Il provvedimento è del 30 maggio. E riassume tutto l’oggetto: «Rigetto dell’istanza di concessione demaniale marittima avanzata dalla Diano spa per la realizzazione di un molo d’attracco per navi bidirezionali per il collegamento marittimo Reggio Calabria/Messina, e viceversa, finalizzata al trasporto su gomma di autoveicoli e mezzi pesanti presso le aree a nord del piazzale del porto di Reggio». A firmare le due pagine è il presidente dell’Autorità portuale dello Stretto, Mario Mega, che chiude così – almeno in questa fase – una delle partite più delicate sul futuro non soltanto del porto.

Il verdetto negativo dell’Authority fa seguito a una pronuncia del Tar di Catania che, accogliendo un ricorso dell’armatore, aveva imposto una decisione entro il termine di quattro mesi censurando il silenzio mantenuto dall’amministrazione rispetto alla presentazione di istanza concessoria nel 2020. Ed eccola, dunque, la decisione: a Pentimele niente approdo, in linea con quanto più volte espresso dalla stessa Autorità portuale e dall’amministrazione comunale, che contro l’ipotesi caldeggiata dai privati come interfaccia del terminal messinese di Tremestieri ha innescato una vera e propria battaglia. Al di là di eventuali – e possibili – ricorsi, la questione comunque non pare chiusa definitivamente. Non foss’altro che per la pendenza di un’altra istanza avanzata su un’area limitrofa dalla società di traghettamento Caronte&Tourist. Di fatto si tratterebbe di due progetti formalmente distinti (due infatti sono le concessioni richieste, ancorché limitrofe) ma funzionali uno all’altro.

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