Nel filone del processo “Mandamento Ionico” che ha seguito le forme del rito abbreviato, la Corte di Cassazione ha confermato 14 condanne a carico di altrettanti imputati giudicati colpevoli in sede di appello. I giudici ermellini hanno disposto l’annullamento con rinvio per altri 12 imputati, che dovranno comparire in un nuovo giudizio davanti ad altra Corte d’appello di Reggio Calabria. E ancora, la Corte ha rigettato il ricorso sull’impugnazione relativa a una prescrizione, annullato senza rinvio nei confronti di Rocco Morabito (cl. 1947) “perché il reato è estinto per morte dell’imputato”. Infine è stata annullata senza rinvio la sentenza impugnata nei confronti di Francesco Cataldo, difeso dagli avvocati Taddei e Febbraio, “limitatamente alla quantificazione della pena inflitta che ridetermina in anni venti di reclusione”, rispetto alla pena comminata in secondo grado, che era stata di 25 anni.
Nel dettaglio i giudici ermellini hanno annullato la sentenza impugnata nei confronti di Pietro Casili rinviando per nuovo giudizio ad altra sezione della Corte di appello di Reggio Calabria. Annullata anche la sentenza impugnata per Leonardo Zucco “limitatamente all’aumento di pena ex art. 63, quarto comma, cod. pen.» con rinvio per nuovo giudizio sul punto. La Corte ha annullato anche la sentenza impugnata nei confronti di Antonio Leonardo Romeo, (avvocati Iemma e Belcastro) Rocco Perre (avv. D’Ascola), e Domenico Zucco (avv. Vennetiello) “limitatamente al reato di cui al capo a)”, relativo al reato di partecipazione a un’associazione per delinquere di stampo mafioso, “con rinvio per nuovo giudizio”. È stata annullata anche la sentenza contro Domenico Antonio Moio (avv. Cianferoni) “limitatamente al ruolo apicale nonché al trattamento sanzionatorio” con rinvio per un nuovo giudizio. E limitatamente al trattamento sanzionatorio è stata annullata con rinvio la sentenza a carico di: Giuseppe Morabito, Stefano Romeo, Alberto Latella, Francesco Pangallo, Candeloro Lia e Vincenzo Pedullà.
I giudici della Seconda sezione penale hanno rigettato i ricorsi di Andrea Floccari (condannato quindi in via definitiva a 8 anni), Renato Floccari (11 anni), Saverio Maisano (11 anni), Domenico Nucera (8 anni), Antonino Romeo (3 anni), Salvatore Ursino (8 anni 8 mesi), e Bruno Zucco (12 anni 8 mesi).
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio
Caricamento commenti
Commenta la notizia