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Reggio, aeroporto più moderno ma... senza voli

Sul tappeto i fondi dell’emendamento Cannizzaro, resta il nodo irrisolto dei collegamenti. Nei programmi della società di gestione c’è il traguardo di 1 milione di passeggeri l’anno

L’argomento aeroporto è tornato vivo in queste settimane. Il “Tito Minniti”, che da anni vive più di fiammate politiche che di voli e servizi, ha certamente bisogno di una imponente opera di ammodernamento. Uno scalo vecchio e non più funzionale che però ha – almeno su questo fronte – una grande chance: quella dei fondi dell’emendamento Cannizzaro. E adesso proprio sull’appalto più importante, quello relativo all’ammodernamento dell’aerostazione, ci sono notizie positive: dopo l’aggiudicazione dell’appalto, è arrivata anche quella della direzione dei lavori.
Di fatto il cantiere potrebbe entrare nel vivo a brevissimo. Ed è un passo importante quello segnato dalla Sacal. L’aerostazione sarà interamente rinnovata con 13 milioni di euro. La società che gestisce gli scali calabresi aveva provveduto ad aggiudicare nello scorso periodo natalizio la gara milionaria al costituendo raggruppamento temporaneo di imprese “Consorzio Stabile Infratech”.
Si tratta dunque del primo e più corposo passo verso un aeroporto moderno e funzionale, che possa accogliere nuove compagnie quando effettivamente i vincoli operativi saranno allentati. In cantiere interventi significativi, perché vanno ad incidere su una struttura ormai vetusta e che mostra i segni del tempo, fra l’altro non del tutto sicura. Aggiudicata adesso la procedura per la direzione dei lavori e il coordinamento della sicurezza al gruppo “Tecno Engineering 2C - So.Ce.Co. Engineering” per un importo al netto di ribasso di 465mila euro, il il cantiere può davvero partire.

Inoltre è stato sbloccato e assegnato un altro appalto, quello per l’ammodernamento degli impianti luminosi. Alla fine ci sono tutte le condizioni perché lo scalo possa decollare davvero, a patto che si risolva la questione voli. Neanche con gli oneri per la continuità territoriale si è riusciti finora sbloccare l’isolamento e le tratte per Bologna, Torino e Venezia sono rimaste senza operatori. Non ha partecipato nessuno, infatti, al bando di Enac dopo che la Regione Calabria ha messo sul piatto ben 13 milioni di euro.

 

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