
Con il termine delle lezioni si sono aperte le porte delle vacanze per la gran parte dei 64mila 500 studenti delle scuole di ogni ordine e grado della nostra provincia. A sospirare ancora saranno i quasi 9mila piccoli allievi della scuola dell’infanzia che termineranno le loro attività educative a fine mese. E mentre gli oltre 5mila ragazzini delle scuole medie inferiori hanno iniziato a conquistarsi la loro “minimaturità”, nelle scuole superiori domani si insedieranno le commissioni per gli esami di Stato che quest’anno interesseranno 5.543 candidati. Entra nel vivo, dunque, nella prossima settimana la maturità 2023. Parliamo della “maximaturità”, quella degli studenti che hanno completato l’iter degli studi superiori e che da mercoledì 21, inizio degli esami, esordiranno con la cosiddetta madre di tutte le prove, quella d’italiano.
Gli step
I più piccoli, i colleghi delle classi terminali della terza media, in questi giorni sono alle prese con le classiche prove di italiano, lingue e matematica. Calendario alla mano, il rito di passaggio alla scuola superiore si compirà entro la fine di giugno. E veniamo alla “maximaturità”. L’esame di maturità compie quest’anno 100 anni, venne introdotto nel 1923 da Giovanni Gentile, ministro dell’istruzione del regime fascista; l’esame di Stato via via ha subito varie riforme e ritocchi vari. Dopo le modifiche dettate dalla pandemia in questo 2023 si torna alla sua formula tradizionale, cioè a quanto previsto dalle norme in vigore. La commissione d’esame sarà mista, con tre membri interni e tre esterni, oltre al presidente esterno. Ci saranno due prove scritte a carattere nazionale (decise cioè dal Ministero) e un colloquio Lo svolgimento delle prove Invalsi è solo requisito di ammissione, ma non c’è connessione fra i risultati e gli esiti dell’esame di Stato. L’unica deroga riguarda i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto): lo svolgimento delle attività Pcto non è requisito di ammissione all’Esame.
I numeri del Reggino
La direzione generale dell’Ufficio regionale, con il servizio ispettivo, ha allestito una task force di supporto e vigilanza che sarà operativa su tutti i territori provinciali. Prima dell’inizio degli esami i presidenti delle commissioni d’esame saranno convocati per il tradizionale incontro con gli ispettori tecnici designati dalla Direzione dell’Usr con il compito di seguire l’andamento dei lavori. Nel Reggino, le commissioni sono in tutto 148, presiedute da altrettanti presidenti (tra dirigenti e docenti ordinari) e composte dai 888 commissari la metà dei quali esterni. Esamineranno in tutto 5.153 candidati interni, di cui esterni 390. Prevalenti, come sempre, risultano i candidati degli istituti tecnici (1.737), seguiti dai licei scientifici con 1.415 e dai professionali con 978 interni. A seguire i licei delle scienze umane con 532, i licei classici con 392, i licei linguistici con 286, i licei artistici con 228 interni e 15 nei licei musicali».

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