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Servizio idrico integrato, Reggio comune pioniere: al via il confronto tra enti e sindacati

La richiesta delle parti sociali per un protocollo regionale che garantisca continuità nell’erogazione e livelli occupazionali

Un tavolo istituzionale per “traghettare” i lavoratori nella riforma con cui la Regione ha istituito l’Autorità unica per la gestione del servizio idrico integrato. Un passaggio che vede la Città dello Stretto nella veste di “pioniera”, visto che l’Ente reggino è stato il primo tra i grandi comuni ad aderire all’operazione. Operazione che i rappresentanti dei lavoratori vogliono affrontare all’insegna della trasparenza. Da qui la richiesta di un incontro formulato dalle segreterie Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, accolta dai vertici della Regione. Si apre la fase del dialogo dai toni costruttivi. Questo è emerso nel corso del primo appuntamento che ha visto attorno allo stesso tavolo l’assessore regionale all’Ambiente Marcello Minenna, il dirigente del dipartimento Ambiente Salvatore Siviglia, il commissario Arrical Bruno Gualtieri, l’amministratore unico di Sorical Cataldo Calabretta, il direttore generale Giovanni Paolo Marati e la responsabile delle Risorse Umane Maria Pia Chiarella. Le parti sociali sono state rappresentate dai segretari generali delle rispettive categorie di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, Francesco Gatto, Nicola Santoianni e Vincenzo Celi.

Sul tappeto del confronto la recente legge regionale sul Servizio Idrico Integrato, l’insieme delle varie problematiche emergenti dalla significativa frammentazione delle gestioni, prevalentemente in economia, condizione che non favorisce una soluzione univoca delle criticità legate agli aspetti occupazionali.

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