Il Comune non è più un Ente strutturalmente deficitario. Era stato annunciato le scorse settimane e, a fronte dei dubbi avanzati da rappresentanti della minoranza in Consiglio su alcune incongruenze documentali, è stato nuovamente confermato a chiare lettere dall’assessore alle Finanze Irene Calabrò.
«Stante così le cose, e non abbiamo motivo di credere il contrario – avverte Claudio Aloisio, presidente Confesercenti Reggio Calabria –, il Comune non deve più sottostare ai vincoli che ad oggi ne hanno ingessato l’azione amministrativa potendo, quindi, attuare una serie di azioni fino ad oggi precluse. Tra i vari impedimenti che vengono a cadere anche quello riguardante l’obbligo di mantenere i tributi locali al massimo delle tariffe. Una condizione che ben conoscono imprese e famiglie costrette a pagare cifre spropositate per servizi sicuramente non all’altezza, giusto per usare un eufemismo. Per tali motivi – incalza Aloisio –, ci aspettiamo che l’Amministrazione, dopo l’annuncio del superamento un traguardo così importante, sia consequenziale e provveda nell’immediato ad abbassare i tributi comunali: Tari, Imu, canone idrico, occupazione suolo pubblico e quant’altro, portandoli a livelli accettabili che tengano conto della “qualità dei servizi non certo eccelsa” e della drammatica situazione economica della città».
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