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Euro Under 21, dimenticare lo scippo con la Francia: alle 18 c'è la Svizzera. Nicolato cambia: le probabili formazioni

A Cluj (oggi su Rai 2) gli azzurrini non possono sbagliare dopo lo sfortunato debutto. Il tecnico: «Trasformare la rabbia in energia»

Dentro o fuori. La seconda partita dell’Europeo degli azzurrini dell’Under 21, contro la Svizzera, è già una sfida ad eliminazione diretta. Appuntamento alle 18 alla “Cluj Arena”, sullo stesso palcoscenico sul quale l’Italia di Nicolato è stata beffata dagli errori dell’arbitro Lindehout contro la Francia, in assenza di Var. «Ma dal fischio finale di quella sconfitta i ragazzi hanno resettato la mente e si sono dedicati alla seconda partita», assicura Nicolato, convinto che la sua Italia «abbia lavorato tanto e bene, e fatto tutto quel che doveva per non aver rimpianti: speriamo però che stavolta vada tutto liscio...». L’intenzione dell’Under 21 è «trasformare la rabbia in energia, per ottenere una rivincita».
La Svizzera ha vinto la sua prima partita, contro la Norvegia, 2-1 come la Francia sull’Italia: in pratica quella agli elvetici, salvo sorprese, potrebbe essere la sfida per il secondo posto del girone che apre le porte ai quarti, dove finalmente ci sarà anche il Var.

Intanto, dovranno bastare gli occhi del direttore di gara svedese Mohammed Al-Hakim. Più che lui, sono gli azzurrini a saper di non potersi permettere un altro passo falso. Se una sconfitta sancirebbe di fatto l’eliminazione, anche un pareggio rischierebbe seriamente di precludere l’accesso ai quarti e di conseguenza ai tre posti per i Giochi di Parigi 2024.
«Ci aspetta una gara complessa contro un’avversaria forte – avverte Nicolato – ma siamo sereni perché abbiamo fatto un grande lavoro».
Rispetto al match con la Francia ci saranno delle novità, non solo nell’undici titolare ma anche per quel che riguarda il piano di gara: «Faremo sicuramente dei cambi, non perché siamo insoddisfatti di chi ha giocato – anzi puntualizza il tecnico –, ma perché le partite sono ravvicinate e abbiamo una rosa ampia, con dei ragazzi che meritano tutti di giocare. Avremo di fronte un avversario diverso e quindi saremo diversi anche noi».
Vittoriosa 2-1 in rimonta nel primo incontro con la Norvegia, la Svizzera è una squadra giovane ma matura, con sei-sette elementi che hanno già assaporato la convocazione in nazionale maggiore: «È una squadra completa e pericolosa – sottolinea Nicolato – che ha fatto molti punti nelle qualificazioni e che anche nelle amichevoli ha dimostrato di potersela giocare con tutti».
Il pericolo numero uno è Zeki Amdouni, centravanti del Basilea classe 2000 che sta bruciando le tappe: 5 reti in 5 presenze con la nazionale maggiore, capocannoniere dell’ultima Conference con 7 centri in compagnia dell’attaccante della Fiorentina Arthur Cabral, è stato anche il miglior marcatore della Svizzera nelle qualificazioni (6 gol in 9 partite).

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