
L’insegnante salita alla ribalta delle cronache nazionali nella sua carriere di docente e giornalista ha rivendicato l’abnegazione di chi si trova a svolgere questo delicato ruolo in territori difficili. Cinzia De Lio la docente di origine reggina, licenziata a seguito di una sentenza della cassazione nei 24 anni di carriera ha maturato tanti titoli ed un curriculum che conta 3 lauree, 7 specializzazioni, una docenza universitaria ha anche collaborato da giornalista pubblicista a più riviste.
E nella doppia veste di docente e giornalista ha risposto alle accuse di fannulloni rivolta dalle colonne de “Il Corriere della sera”. Nel 2011 scriveva la prof: «Mentre a Trieste due docenti sono stati retribuiti sullo stesso posto, roba da far tremare il ministro Brunetta e la Corte dei Conti, replico a Gian Antonio Stella, al suo articolo “Prof. malati, a Reggio il triplo che ad Asti. Ma in Calabria il record dei voti massimi per i diplomati”. Replico da giornalista, come lui, che a differenza sua non ha mai vissuto nell’Iperuranio Platonico, ma si è sempre guadagnata il pane facendo l’insegnante. Ho insegnato per 13 anni in provincia di Reggio Calabria, territorio che ha una superficie di 3.183 Kmq. La provincia di Asti ha una superficie di 1.511 Kmq». Racconta delle difficoltà logistiche dettate dal fatto che «al centro della provincia insista quel monumento geologico che chiamasi “Aspromonte”.

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