«In queste settimane ho ascoltato tanti imprenditori calabresi. Alcuni mi hanno scritto, altri li ho incontrati. Quello che gli ho detto è che loro sono la speranza».
La presidente della Commissione parlamentare antimafia Chiara Colosimo chiede agli imprenditori calabresi di avere speranza. E lo fa nella sua prima uscita pubblica, a Reggio Calabria, in occasione dell’assemblea della Fai, la federazione nazionale delle associazioni antiracket e antiusura nazionale, tenuta nella sede dell’impresa Tecnoappalti Italia Srl. Un appuntamento importante per la Calabria e per tutti gli imprenditori, che da circa un anno hanno aderito alla Fai in riva allo Stretto e che insieme alla Colosimo e a tanti rappresentanti delle istituzioni hanno voluto lanciare un chiaro messaggio alla ‘ndrangheta.
Con la Colosimo, il prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani, e altre alte autorità dello Stato, tra le quali la sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro.
All’assemblea sono intervenuti il presidente della Fai nazionale, Luigi Ferrucci, il presidente della associazione antiracket Fai Reggio Calabria, Francesco Siclari, il presidente dell’Ance di Reggio Calabria, Michele Laganà, il titolare dell’impresa Tecnoappalti Italia Srl e segretario dell’Associazione antiracket Fai Reggio Calabria, Herbert Nunzio Catalano, il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, il Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, il prefetto Maria Grazia Nicolò.
Evento moderato da Tano Grasso, presidente onorario della Fai nazionale è uno degli imprenditori che tanti anni fa, dalla Sicilia, ha tracciato la strada sulla quale tantissimi suoi colleghi hanno percorso un tragitto importante che li ha portati a ribellarsi al pizzo.
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