La prima scadenza è stata rispettata. L’Azienda sanitaria provinciale dopo due lustri approva il bilancio. Il rendiconto del 2022 che chiude addirittura con un avanzo di 1,4 milioni. Un piccolo miracolo per l’Asp maglia nera non solo del Paese ma d’Europa che potrebbe rappresentare il segno dell’inversione di rotta. Certo in territorio che ha sete di servizi registrare un avanzo è sintomatico di una capacità di spesa ancora da correggere. Ma il documento contabile che conta 18 allegati in cui si fotografa la situazione dell’Asp non solo in termini economici ma anche di prestazioni sanitarie emerge qualche elemento incoraggiante. Le operazioni difficili messe in campo dal direttore generale, Lucia Di Furia iniziano a dare i primi risultati utili.
Migliorano ne 2022 le attività specialistiche ambulatoriali con un recupero delle liste d’attesa. Crescono i dati dell’attività chirurgica con +6%. Un altro elemento positivo è la riduzione dei tempi con cui si saldano i pagamenti. L’indice di tempestività di pagamento registra un miglioramento dal 2021 (124 giorni), al 2022 (56 gironi) su base annua. Settore quello debitorio che ha profondamente inciso nella redazione del Bilancio 2022. L’insolvenza cronica dell’Asp degli anni precedenti e la difficoltà alla ricostruzione del debito in generale, ha determinato la necessità di intervenire con un Decreto Legge, al fine di poter ricostruire la situazione debitoria e la redazione del bilancio d’esercizio 2022, in applicazione del quale è stata avviata la circolarizzazione dei fornitori sul debito iscritto alla data del 31dicembre 2020.
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