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Dal Tirreno fino all’Aspromonte: la Gallico-Gambarie verso la conclusione dei lavori

Viaggio nel cantiere della grande infrastruttura della Città metropolitana di Reggio Calabria, che collegherà mare e montagna in poco più di 15 minuti

Brulica di mezzi e uomini il cantiere della nuova strada di collegamento tra Gallico e Gambiarie, una delle due opere più importanti in costruzione in Calabria, unico grande progetto attivato tra quelli programmati e finanziati dalla Regione. Un’infrastruttura lunga oltre 6 chilometri, costata 65 milioni di euro, che collegherà in una manciata di minuti il mare alla montagna, oltre a dare (si spera) un grande impulso al turismo e alle attività imprenditoriali e artigianali di un’ampia porzione di territorio della provincia reggina. Grazie alla Città metropolitana e ai suoi tecnici abbiamo avuto la possibilità di entrare dentro il secondo più grande cantiere calabrese e osservare da vicino lo stato dei lavori. Un sopralluogo nel quale siamo accompagnati anche dal sindaco facente funzioni della Città metropolitana Carmelo Versace.

«I lavori per il tratto iniziale – spiega Lorenzo Benestare dirigente della Metro city e Rup dell’opera – di 5 chilometri e 600 metri prevediamo di concluderli prima della fine dell’anno in corso, mentre ritarderemo di qualche mese sul tratto aggiuntivo di 600 metri perché siamo un po’ indietro con i lavori e devono essere varati gli ultimi due viadotti». Il grande cantiere della Gallico-Gambarie è diventato nel corso degli ultimi anni oggetto di studio da parte delle università e meta di studenti che vengono a osservare da vicino i metodi di lavorazione innovativi e la capacità di gestire un’opera di queste dimensioni nel pieno rispetto dell’ambiente. «L’opera – aggiunge l’ingegnere Benestare – si incastona perfettamente con l’ambiente circostante. E la sua peculiarità è che questo cantiere ha un cosiddetto “saldo zero” di sterri e riporti, cioè non è stato portato a discarica un metro cubo di materiale e non abbiamo preso materiale da altre cave».

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