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Emergenza abitativa a Reggio, i beni confiscati diventeranno nuovi alloggi popolari

Disco verde al progetto esecutivo da parte della Giunta. Circa 500 mila euro di fondi Por per l’adeguamento di nove immobili provenienti dall’Agenzia spalmati su tutto il territorio da Nord a Sud

Sono stati confiscati alle ndrine adesso vengono restituiti alle fasce più fragili della comunità. Grazie alle risorse comunitarie (fondi Por Agenda urbana) quasi 500 mila euro saranno destinati ai lavori di adeguamento degli immobili che verranno assegnati per l’emergenza abitativa. Un progetto approvato dalla Giunta con cui fornire risposte alle tante famiglie che da anni chiedono l’assegnazione di un alloggio e vestire di contenuti la brillante intuizione del parlamentare siciliano Pio La Torre che con la legge che porta il suo nome ha cambiato la lotta alla criminalità, colpendola con le confische direttamente negli interessi economici.
Nove in totale i beni, dislocati da nord a sud su tutto il territorio comunale, provenienti dall’Agenzia dei beni confiscati coinvolti dal progetto: 5 fanno parte dello stesso stabile nell’area di Mortara periferia collinare sud, uno si trova nella centrale via Roma, un altro invece è a Catona, nell’area di Bovetto si trova l’appartamento al terzo piano di un palazzo oggetto di istanza di condono edilizio, stessa situazione in cui si trova l’appartamento di contrada Gagliardi. Certo nove immobili sono pochi rispetto alle centinaia di richieste che attendono da anni ma è un segnale incoraggiante.

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