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Reggio, aggressione ad un detenuto nel carcere di San Pietro. Slitta la data della decisione del gup sul rinvio a giudizio

Chiamati a testimoniare Tessitore e Floresta

Slitta la decisione del gup di Reggio Calabria in merito al procedimento sulle presunte torture a un detenuto ristretto nel plesso di San Pietro dell'istituto penitenziario Panzera di Reggio Calabria. Il giudice, davanti al quale si sta celebrando l'udienza preliminare, ha deciso di posticipare la sua decisione sull'eventuale rinvio a giudizio dei 14 imputati, 11 dei quali sono agenti della penitenziaria. Tra questi anche il loro comandante Stefano La Cava.
Nella giornata di ieri il gup, dopo la chiusura delle discussioni da parte dei difensori degli imputati, ha deciso di sentire in aula come testimoni il direttore del carcere Calogero Tessitore e il comandante facente funzioni Sergio Floresta, in merito al clima che si respirava in carcere nei giorni precedenti e successivi al presunto pestaggio del detenuto napoletano Alessio Peluso.
Ieri, intanto, hanno concluso le arringhe difensive gli avvocati Antonino Curatola e Alfredo Arcorace che, come i loro colleghi, hanno chiesto al giudice, tra l'altro, di escludere dai capi di imputazione l'accusa di tortura contestata agli agenti della polizia penitenziaria imputati nel processo.
I fatti oggetto del procedimento si riferiscono al 22 gennaio dello scorso anno, giorno della visita al carcere Panzera dell'allora ministro della Giustizia Marta Cartabia.

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