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Reggio, operazione “Sbarre”: la contabilità della droga venduta tra i “pizzini” sequestrati ai pusher

Lle motivazioni del gup che ha emesso la sentenza con 18 condanne. Linguaggio in codice e sim intestate ad extracomunitari «utilizzate per le “comunicazioni di servizio” nella gestione del narcotraffico»

Gerarchie da rispettare, regole da osservare, cautele da non trascurare: ecco tre requisiti imprescindibili per guadagnarsi un ruolo nella gang dello spaccio incastrata dai Carabinieri con la retata “Sbarre”. Modus operandi che è emerso, dandone conferma, dalle intercettazioni telefoniche ed ambientali, cuore dell'accusa che ha superato il processo di primo grado. Nelle motivazioni della sentenza il Gup ripercorre tutti i passaggi investigativi partendo dai metodi di contabilità del sodalizio: «L'indagine ha fatto altresì luce sulla contabilità tenuta dal gruppo di spacciatori. È infatti emerso che gli stessi fossero soliti annotare le quotidiane transazioni di droga in modo da monitorare i rapporti di dare/avere in capo a ciascun pusher. Tanto si trae dalla lettura di “post-it” e “pizzini”, rivenuti, all'interno di un rudere nella zona sottoposta al controllo del sodalizio, a seguito dell'operazione di polizia effettuata in data 16 aprile 2018». Quadro indiziario «cristallino» per gli inquirenti: «Gli operanti hanno, infatti, scovato diversi fogli manoscritti, riportanti in corrispondenza di nomi e/o soprannomi delle cifre inerenti alle dosi di sostanza stupefacente cedute».
Organizzati e guardinghi capi, pusher e vedette della gang “Sbarre”. Telefonate sì - e tutte puntualmente intercettate-, ma mai chiamarsi per nome e, ovviamente, contatti di poche parole secondo un poco ingegnoso linguaggio in codice. Chi Talpa, chi Biondo, chi Centro, chi Avvocato, ognuno aveva il suo nomignolo. Tutti annotati nei pizzini sequestrati: «Ancora più esplicativo il contenuto di alcuni fogli di un block-notes, sequestrati nella medesima data del 16 Aprile 2018, in cui era indicato - oltre al numero delle dosi - il giorno delle singole cessioni di sostanze stupefacenti».

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