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Ionio-Tirreno, le strade alternative alla chiusura della Limina: “deviazione” da 25 minuti

Sindaci della Locride e rappresentanti dell’Anas si sono ritrovati sotto l’afa per un sopralluogo in auto sulla Provinciale 5

Hanno scelto l’ora più calda del giorno più torrido per trovarsi nei pressi dello svincolo di Mammola a compiere un sopralluogo e un confronto sulle possibili vie alternative dopo la programmata chiusura per lavori di ammodernamento e messa in sicurezza delle gallerie “Torbido” e “Limina” della strada di grande comunicazione Ionio-Tirreno. Si respira aria di moderata soddisfazione al termine dell’incontro di ieri all’ora di pranzo tra alcune figure apicali dell’Anas calabrese (tra cui il capo compartimento Francesco Caporaso e il Rup Domenico Renda) e una delegazione di sindaci della Locride, composta, tra gli altri, dal presidente dell’assemblea di AssoComuni Vincenzo Maesano (Bovalino), del primo cittadino di Africo Domenico Modaffari e del sindaco di Mammola Stefano Raschellà. Presente anche l’assessore al Lavoro della Regione Calabria Giovanni Calabrese.
È stato proprio quest’ultimo a spiegare che il confronto è stato incentrato sulle prospettive di aumentato utilizzo (e conseguente moltiplicazione dei volumi di traffico) della strada provinciale 5 che, da Mammola, conduce, risalendo la montagna con i suoi infiniti tornanti e la vegetazione lussureggiante, alla cima del monte Limina che sovrasta proprio la galleria oggetto dei lavori, per poi ridiscendere verso l’omonimo svincolo della Ss 682 e immettersi di nuovo verso l’arteria che conduce agli svincoli di Cinquefrondi, Polistena e Rosarno. E quindi sull’autostrada un percorso che la “carovana” dei 15 mezzi dei presenti ha compiuto in circa 25 minuti.

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