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L’Authority “disegna” il futuro dei porti calabresi dello Stretto

A Reggio pista ciclopedonale, waterfront e piena integrazione con la città in chiave turistica . A Villa nuovi ormeggi, banchine e stazione marittima. Saline punta innanzitutto sulla riattivazione

Reggio per il turismo e le crociere, Villa per il trasporto passeggeri, Saline per i traffici commerciali: l’Autorità portuale conferma destinazioni d’elezione e investimenti futuri per i porti calabresi dello Stretto. Tutto nero su bianco, è contenuto Piano operativo triennale 2024/2026 appena approvato all’unanimità dal comitato di gestione dell’Adsp dopo che sul documento si era espresso anche l’organismo di partenariato nella riunione del 21 luglio scorso.

«Il documento – fa sapere il presidente Mario Mega – contiene la strategia che l’Autorità portuale porrà in essere nel breve e medio termine per sostenere lo sviluppo dei traffici portuali e continuare nella creazione di un sistema portuale integrato a supporto di una moderna mobilità nell’area dello Stretto sia per i passeggeri che per le merci».
Nel nuovo Piano votato dal comitato – del quale fanno parte anche Massimo Galante in rappresentanza della Metro City e Alberto Porcelli per la Regione Calabria – si fa sostanzialmente il punto delle attività sviluppate dall’Ente a partire dalla sua istituzione proponendo anche una analisi molto dettagliata dello stato di attuazione di tutti gli interventi infrastrutturali. Un tema «molto sfidante», lo definisce Mega, su cui «è impegnata all’attualità l’Adsp dello Stretto che finalmente è riuscita a dotarsi di quella progettualità, dettagliata ed estesa a tutti i porti del sistema, che non esisteva al momento della istituzione dell’Ente e che non ha consentito di poter accedere a molte opportunità di finanziamenti statali ed europei». Molti di questi progetti, aggiunge il presidente, «sono già stati trasformati in appalti aggiudicati o in corso che consentiranno l’avvio di cantieri entro fine anno per circa 100 milioni di euro. Molti altri sono invece in fase di completamento e costituiranno, portati molto presto alla fase di cantierabilità, il punto di partenza per la richiesta di finanziamenti anche nella fase di rimodulazione del Pnrr e dei fondi collegati che si sta per aprire». Complessivamente sono in corso progettazioni, nelle diverse fasi di sviluppo, per un totale di circa 734 milioni di euro che «certamente – conclude Mega – cambieranno il volto dei porti dello Stretto nel prossimo triennio».

Ed eccoli, gli investimenti. A Reggio l’importo complessivo è di 30.849.251 euro. L’obiettivo è «la riqualificazione del porto e del suo waterfront, attraverso un progetto organico di sviluppo che ripianifichi le funzioni di aree, strutture e dei diversi ambiti, in funzione del territorio circostante e della destinazione funzionale data alle banchine ed ai moli», armonizzando le progettazioni in atto «attraverso una visione d’insieme univoca che partendo dall’analisi dell’esistente, mediante la definizione delle necessarie ristrutturazioni, demolizioni e nuove realizzazioni, porti ad una riqualificazione dell’intera area portuale, anche dal punto di vista urbanistico, attraverso un’integrazione del porto nel tessuto urbano cittadino tale da garantire la fruibilità urbana delle aree valorizzando, nel contempo, anche le attività e le funzioni prettamente portuali».

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