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Incendi a Reggio Calabria, il Comune chiede lo stato di calamità

La richiesta di sostegno economico al Governo illustrata dal sindaco ff Paolo Brunetti in Consiglio comunale. Il consigliere Versace critica Occhiuto: « Bastano 8 droni per fermare i piromani?»

La giunta comunale di Reggio Calabria chiederà al Governo lo stato di calamità naturale per i danni, ingentissimi, causati dagli ultimi incendi che hanno devastato gran parte del territorio collinare cittadino. Lo ha annunciato, in Consiglio comunale, il sindaco facente funzioni Paolo Brunetti recependo un ordine del giorno della maggioranza, illustrato dal consigliere Antonio Ruvolo e sottoscritto dall'unanimità dell'aula.
«Sono stati giorni drammatici con dieci fronti di fuoco attivi, contemporaneamente, nello stesso momento. Non può essere certo un caso, né un effetto dovuto ad autocombustione. Sorgono molti dubbi sulla natura dei roghi e sono certo che, in questo senso, la magistratura attiverà ogni strumento utile a fare chiarezza sulla situazione e ad individuare eventuali responsabilità».
«In questo momento – ha aggiunto – siamo vicini alla comunità ed al sindaco di Cardeto che, oltre alla devastazione del territorio, ha registrato una vittima. Identica solidarietà va a tutte le frazioni colpite da questa apocalisse. Ne cito alcune per dare contezza del dramma a chi non lo avesse compreso fino in fondo: Mosorrofa, Trunca, Santa Venere, Gallina, Armo, Vinco, Pavigliana, Cannavò, Sambatello, Ortì per arrivare a Gallico, al confine con Catona, Salice. In sostanza, tutta l’area collinare di Reggio Calabria è stata distrutta».
Insomma, «un bilancio pesantissimo per la città e la provincia» ha aggiunto Brunetti che ha invitato il Governo «a non lasciare sola la Regione Calabria ed i Comuni».Il consigliere Antonio Ruvolo, nell’illustrare l’ordine del giorno, ha affermato che da una preliminare ricognizione fatta nei luoghi interessati dalle fiamme, «servono interventi urgenti e straordinari che interessino, prioritariamente, il ripristino del patrimonio arboreo forestale, delle reti stradali ed idriche, il sostegno alle aziende agricole e alle attività agro-pastorali e di conduzione dei fondi agricoli ed ulteriori attività urgenti necessarie a ripristinare la situazione compromessa dall’emergenza».
È toccato, quindi, al consigliere Carmelo Versace incalzare il Governo rispetto «al mancato riconoscimento dei ristori per i Comuni ed i privati colpiti dalla medesima emergenza nel 2021. Ancora abbiamo impressa nella mente la catastrofe di due anni fa, quando il fuoco distrusse l’Aspromonte e causò 13 morti. Il ministro Matteo Salvini, oltre a parlare di Ponte sullo Stretto, farebbe bene ad attivarsi per il riconoscimento di quanto dovuto ai territori per i tristi fatti del 2021».

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