Un patto con i cittadini finalizzato a gestire la patata bollente delle fatturazioni idriche. Dopo mesi di attesa l’Autorità per la garanzia della concorrenza e del mercato ha preso atto degli impegni del Comune in tema di concessione del diritto di prescrizione delle bollette idriche.
Il risultato è di quasi 7mila bollette prescritte. Questo perché il Comune ha aderito e si è adeguato ai richiami dell’Antitrust. Secondo quanto emerso «a partire dal 1. gennaio 2020, il Comune di Reggio Calabria ha emesso, su oltre 87mila utenze idriche servite, circa 6.800 fatture inclusive di importi prescritti (afferenti a consumi pregressi, di oltre un biennio addietro rispetto alla data della fattura) provvedendo, soltanto a far tempo dal 2022, a individuare detti importi in bolletta e a corredarli di informativa sulla prescrizione breve e di modulo di presentazione dell’eccezione». È risultato, inoltre, che «il medesimo Comune ha ricevuto dai propri utenti oltre 2.700 istanze di riconoscimento della prescrizione breve accogliendone solo 330 in base alla ritenuta inapplicabilità della disciplina dell’istituto di cui alla legge di bilancio 2018 in relazione ai consumi anteriori all’1 gennaio 2020».
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