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Siderno, Locride Ambiente di nuovo nel mirino

Incendiati altri cinque mezzi della società adibiti alla raccolta Rsu. Il nuovo rogo a distanza di appena dieci giorni dalla distruzione di nove autocarri

Nuovo incendio ai mezzi di Locride Ambiente parcheggiati nei pressi dell’isola ecologica di Siderno. A distanza di dieci giorni dal rogo di nove autocarri destinati alla raccolta dei rifiuti, sempre nello stesso luogo, nella serata di martedì ne sono stati bruciati altri cinque, tanto che è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco per domare l’incendio.
E mentre non è emerso nulla di ufficiale sulla natura del rogo del 29 luglio, per il quale sono tuttora in corso le indagini, desta parecchia preoccupazione il nuovo incendio a distanza così ravvicinata, che anche in questo caso ha riguardato i mezzi della raccolta dei rifiuti di una società partecipata (51% di proprietà dei Comuni aderenti e 49% del socio privato Ecologia Oggi di Lamezia Terme) che sta vivendo uno dei momenti più difficili della propria ultraventennale esistenza. Da qualche tempo, infatti, ha perso gli appalti nei Comuni che le avevano affidato il servizio di gestione integrata dei rifiuti e, a seguito di una sentenza del Tar Calabria (sezione distaccata di Reggio Calabria) che le aveva dato ragione, ha chiesto al raggruppamento temporaneo di Comuni ai quali ha fornito il servizio nei primi anni duemila (composto da Siderno, Locri, Antonimina, Ciminà, Portigliola, Placanica, San Luca, Samo e Sant’Ilario dello Jonio) di definire le pendenze pregresse per un totale complessivo di oltre un milione di euro.

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