Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Gioia Tauro, tanto panico e disagi in città per una serie di grossi incendi

In particolare, un vasto rogo lungo la via Fosso Mastro, nei pressi del famigerato quartiere Ciambra, ha letteralmente gettato nel panico i residenti mettendo in evidenza gravi mancanze nella gestione dei terreni privati e nei controlli

Due giorni d’inferno quelli appena trascorsi nel capoluogo pianigiano a causa di una serie di grossi incendi sviluppatisi e alimentati dal vento tra la periferia sud e l’area industriale di San Ferdinando, l’ultimo dei quali mercoledì pomeriggio, che, per via dei fumi sprigionati, ha scosso anche il cuore della città. In particolare, un vasto rogo lungo la via Fosso Mastro, nei pressi del famigerato quartiere Ciambra, ha letteralmente gettato nel panico i residenti mettendo in evidenza gravi mancanze nella gestione dei terreni privati e nei controlli. Il fuoco ha infatti avuto origine da appezzamenti incolti, la cui causa d’ignizione rimane ignota. Tuttavia, non si può girare lo sguardo dall’evidente negligente cura di molti proprietari di terreni privati. Lasciare sterpaglie, canneti e fusti alti 2/3 metri rappresenta un vero e proprio invito alle fiamme, soprattutto in giornate calde e ventose come quelle appena trascorse. Tra i cittadini che hanno assistito all’incendio subendo maggior disagi vi è stato anche il portavoce del comitato civico “In Movimento”, Renato Bellofiore, che abita proprio nei paraggi. Addirittura, alcuni residenti sono stati invitati ad allontanarsi momentaneamente dalle abitazioni, perché le fiamme lambivano le case.

«“È inaccettabile - esordisce l’ex amministratore con palpabile amarezza - la mancanza di controlli adeguati e l’applicazione di provvedimenti che rimangono solo sulla carta, senza un seguito concreto. Le autorità e gli organismi preposti devono fare di più e meglio per prevenire simili situazioni. Un pensiero particolare va ai bravi cittadini, coloro che silenziosamente e dignitosamente rispettano la legge, curando i loro terreni, tagliando l’erba e coltivandoli con amore - - aggiunge l’ex sindaco partecipando alla rabbia di quei cittadini modello che avevano curato il proprio terreno e l’hanno visto bruciare per colpa di proprietari limitanti che avevano terreno con fusti e canne di 3 metri. È un’amara ironia che, a causa della negligenza altrui, vedano oggi bruciare anni di duro lavoro e dedizione. La solidarietà e la vicinanza vanno a loro, ai cittadini modello che, purtroppo, anche questa volta, hanno pagato un prezzo altissimo”.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio

Caricamento commenti

Commenta la notizia