Due giorni d’inferno quelli appena trascorsi nel capoluogo pianigiano a causa di una serie di grossi incendi sviluppatisi e alimentati dal vento tra la periferia sud e l’area industriale di San Ferdinando, l’ultimo dei quali mercoledì pomeriggio, che, per via dei fumi sprigionati, ha scosso anche il cuore della città. In particolare, un vasto rogo lungo la via Fosso Mastro, nei pressi del famigerato quartiere Ciambra, ha letteralmente gettato nel panico i residenti mettendo in evidenza gravi mancanze nella gestione dei terreni privati e nei controlli. Il fuoco ha infatti avuto origine da appezzamenti incolti, la cui causa d’ignizione rimane ignota. Tuttavia, non si può girare lo sguardo dall’evidente negligente cura di molti proprietari di terreni privati. Lasciare sterpaglie, canneti e fusti alti 2/3 metri rappresenta un vero e proprio invito alle fiamme, soprattutto in giornate calde e ventose come quelle appena trascorse. Tra i cittadini che hanno assistito all’incendio subendo maggior disagi vi è stato anche il portavoce del comitato civico “In Movimento”, Renato Bellofiore, che abita proprio nei paraggi. Addirittura, alcuni residenti sono stati invitati ad allontanarsi momentaneamente dalle abitazioni, perché le fiamme lambivano le case.