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Gerace, «Fate uscire la bambina dalla chiesa»: la gaffe del prete, le scuse del vescovo

La cattedrale, ora basilica, di Gerace

Si è conclusa con un messaggio di rammarico da parte del vescovo della diocesi di Locri-Gerace monsignor Francesco Oliva e le scuse del sacerdote, una spiacevole vicenda accaduta a fine agosto nella basilica e concattedrale di Maria Santissima Assunta di Gerace. All’inizio della celebrazione di un matrimonio, infatti, il pianto insistente di una bambina di tre anni ha indotto il prete celebrante a chiederne l’allontanamento, tra gli sguardi sbigottiti dei fedeli, buona parte dei quali parenti della bimba.
Un episodio reso noto dal padre che non aveva esitato a scrivere al vescovo per denunciare quanto accaduto, citando le parole pronunciate da Papa Francesco lo scorso 3 dicembre, in occasione della Giornata della disabilità, quando fu proprio il pontefice a dire che «accogliere le persone con disabilità e rispondere ai loro bisogni è un dovere della comunità civile e di quella ecclesiale, perché la persona umana, anche quando risulta ferita nella mente o nelle sue capacità sensoriali e intellettive, è un soggetto pienamente umano, con i diritti sacri e inalienabili propri di ogni creatura umana».
Nel pomeriggio di ieri, infine, il nuovo messaggio del genitore della bimba allontanata dalla chiesa, che ha informato gli organi di stampa del rammarico manifestatogli dal vescovo Oliva che «ha dimostrato una profonda sensibilità sulla disabilità» e «si è scusato per l’accaduto e – ha scritto – mi ha riferito che non era mai successa una vicenda simile in nessuno dei paesi della Diocesi», invitando i familiari della bimba in episcopio.

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