La città che si (ri)affida alla Madonna della Consolazione, con la speranza che la guidi sempre lungo un cammino illuminato, perché «le amministrazioni passano» mentre «Reggio rimarrà nei secoli». È stato il sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, come già successo nel 2022, ad offrire ieri alla Patrona il cero votivo: «Ci affidiamo pienamente a Maria per darci la forza di assumere decisioni importanti per la città e soprattutto le chiediamo di vigilare sulle nostre scelte e sui percorsi che andremo ad affrontare quotidianamente per amministrare e gestire un territorio difficile come il nostro».
Una cerimonia come sempre sentita e partecipata, quella celebrata in Cattedrale dall'arcivescovo Fortunato Morrone. Momento centrale l’offerta da parte dell’amministrazione, con il discorso di Brunetti che ha toccato i principali temi del confronto pubblico. Se da un lato c’è un «diffuso disagio sociale» con «lavoratori che rasentano la povertà o devono sottostare a condizioni precarie o con insufficienti livelli di sicurezza», dall’altro «molti progetti in fase di ultimazione o di programmazione» apriranno «nuovi ed importanti scenari di crescita e di sviluppo per l’intera città», tanto da far prospettare «un autunno molto importante per Reggio».
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