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Viaggio nel ghetto di Gioia Tauro: alla Ciambra lo Stato ha perso la sfida

Oggi vertice in Prefettura, intanto il Comune ha iniziato i lavori di ripristino della rete fognaria

Il problema “Ciambra”? È lo specchio dei limiti finanziari e organizzativi di cui da anni soffre il Comune di Gioia Tauro e, soprattutto, dell’indifferenza e dell’abbandono delle istituzioni a tutti i livelli; in parole povere, dello Stato che qualche anno fa, ai tempi del prefetto Michele Di Bari, ci aveva messo la faccia lanciando una sfida di riscatto che, dopo circa un quinquennio, è oggettivamente persa.
Non si spiega in altro modo se non con l’assenza totale dello Stato il girone infernale che si apre agli occhi di quei visitatori che si avventurano all’interno di un quartiere ghetto dove risiede una folta comunità Rom, ormai stanziale, che vive la propria quotidianità in condizioni di incredibile degrado.
Cumuli di spazzatura alti come montagne, copertoni e auto accatastate fin sopra i tetti delle abitazioni, scantinati sommersi di liquami, palazzine (Aterp) pericolanti abitate come alveari nella promiscuità più totale, colonie di ratti e insetti che infestano la zona, decine e decine di bambini che giocano in mezzo alle sterpaglie, ai rifiuti e alla fogna a cielo aperto.
Quest’ultima vergogna quantomeno è terminata ieri, visto che, in concomitanza con il sopralluogo effettuato dal Garante regionale della Salute Anna Maria Stanganelli, unica a rispondere all’appello del presidente del movimento “Insieme per Gioia”, Santo Bagalà, dopo circa sei mesi di stallo, il Comune ha iniziato i lavori di ripristino della rete dalla quale fuoriuscivano liquami a go-go che si riversavano nei terreni circostanti dove nemmeno a due metri di profondità vi è la falda acquifera.
Un sopralluogo al quale hanno partecipato, invitati dalla stessa Garante, il sindaco Aldo Alessio; la dottoressa Beatrice Forchì dell’Ufficio Igiene-Dipartimento Prevenzione dell’Asp; lo stesso Bagalà di “Insieme per Gioia” e il comandante della Polizia locale, maggiore Serena Scuderi, che precede il tavolo tecnico che si terrà stamattina in Prefettura convocato in seguito dei vasti incendi sviluppatisi nelle zone adiacenti nelle scorse settimane, sempre su richiesta della Garante Stanganelli.

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