L’eccezionale ondata migratoria che sta investendo Lampedusa nelle ultime settimane non ha risparmiato neanche Reggio Calabria. Per alleggerire la pressione sull’hotspot siciliano, infatti, sono ormai quotidiani i trasferimenti verso il porto della città dello Stretto. Molti di quelli che sbarcano nello scalo portuale reggino restano in città nel centro a breve termine dell’ex scuola Boccioni di Gallico. Una struttura gestita dalla Croce rossa e che serve da luogo di transito di centinaia e centinaia di migranti che restano nel quartiere nord prima di essere dislocati in altre strutture di lunga permanenza. Tre giorni fa il penultimo sbarco con 630 migranti a bordo giunti da Porto Empedocle. Più di 200, dopo i primi controlli, sono stati trasferiti a Gallico dove hanno trascorso le ultime due notti insieme ad altre 180 persone che ancora erano allocati nella struttura reggina. Gli ultimi 569, durante la notte di ieri, sono stati imbarcati a Lampedusa sul traghetto Veronese per essere trasferiti a Reggio Calabria.
Secondo quanto appreso, nella giornata di ieri si è proceduti allo “svuotamento” di parte degli occupanti della palestra Boccioni per consentire ai migranti che sono giunti in serata di poter trovare posto. Sono più di venti gli sbarchi avvenuti a Reggio Calabria dall’inizio dell’anno, circa 10mila il totale delle persone transitate dal porto cittadino. Di questi circa 6mila provenivano da Lampedusa.
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