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A Oppido Mamertina l’inchiesta “Aeternum” presenta il conto

Tramonta l’accordo elettorale tra il sindaco sospeso Barillaro e il consigliere regionale Giannetta. A Cittanova l’assessore Marchese, indagato per la gestione del cimitero, si è autosospeso

Le vicende giudiziarie che stanno interessando il sindaco Bruno Barillaro rischiano di influenzare in modo significativo il percorso che condurrà alle elezioni amministrative oppidesi della prossima primavera. Il “fulmine a ciel sereno” piombato sul centro aspromontano il 15 settembre in concomitanza con l’avvio dell’operazione “Aeternum” è diventato il fulcro della discussione politica locale. Il vociferato accordo tra il consigliere regionale Domenico Giannetta e l’attuale primo cittadino (ufficioso, ma mai confermato) per l’allestimento di una squadra di candidati da presentare alla comunità, rischia di diventare solo un’ipotesi da archiviare in fretta.

A Cittanova politica in continuo fermento all’esito dell’operazione “Aeternum”: si è autosospeso dalle funzioni l’assessore comunale Giò Marchese con deleghe all’ambiente, alle attività produttive e al cimitero.
L’indagine, condotta dai Carabinieri con oltre 70 indagati, che riguarda la gestione del cimitero cittadino per vari reati e che nei giorni scorsi ha portato a diversi arresti, vede coinvolti nell’inchiesta anche dipendenti comunali e l’assessore Marchese che risponde delle accuse formulategli dalla Procura della Repubblica di Palmi in stato di libertà.

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