Nei giorni scorsi, nel corso della riunione di presentazione del Piano di dimensionamento scolastico, disposto dalla Città Metropolitana, è emerso, secondo alcune fonti sindacali, che l’Istituto comprensivo “R. Piria” di Scilla venga accorpato ad altri istituti.
«L’ipotesi – spiega Giuseppe Pirrotta, referente della Lega per Scilla – porterebbe alla perdita degli uffici dirigenziali e direttivi. Secondo le linee guida emanate dalla Regione Calabria, che la Città Metropolitana è tenuta a seguire, Scilla appare come comune con il massimo livello di criticità, e come tale deve essere tutelato».
Pirrotta analizza anche il momento politico che la cittadina sta attraversando, dopo il secondo scioglimento dell’ente per mafia. «Il Comune è guidato da una terna commissariale che, sebbene stia gestendo con equilibrio e grande attenzione le criticità del territorio, non è espressione dei cittadini, che si trovano quindi senza un sindaco eletto. Un comune a cui è già stato tolto lo storico importantissimo presidio ospedaliero, si troverebbe adesso anche senza un Dirigente scolastico e un DSGA dedicato in via esclusiva. Un ulteriore colpo mortale ad un territorio già fragile».
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