Tre condanne sono state inflitte in Corte d’Appello nello stralcio del processo “Ramo spezzato”, il troncone annullato dalla Corte Suprema di Cassazione e rimandato alla valutazione dei Giudici di piazza Castello. Le tre precedenti condanne sono state confermate anche nel giudizio-bis. Nello specifico Antonino Iamonte ha riportato la condanna a 20 anni di reclusione e 5mila euro di multa (nonostante l'assoluzione per un capo di imputazione secondario e l’unificazione per il vincolo della continuazione dei reati a lui contestati); Sergio Borruto, 12 anni e 11 mesi di reclusione e 11mila euro di multa; Domenico Tomasello, 9 anni e 6 mesi di reclusione e 2mila euro di multa.
La Corte d'Appello ha inoltre condannato al risarcimento dei danni nei confronti delle parti civili «da liquidarsi avanti il competente giudice civile». I Giudici si sono riservati i tradizionali 90 giorni «per il deposito delle motivazioni».
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