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Lite finisce a coltellate: imprenditore agricolo di Gerace in prognosi riservata

Ad avere la peggio è stato Luigi Giuseppe Rodinò, 64 anni. Per Carmelo Morabito l’accusa è di tentato omicidio

Prima, anche se con toni verbali già abbastanza accesi, un tentativo di chiarimento. Poi, contatti fisici oltre il limite di guardia, un diverbio a muso duro. Infine, la coltellata. In pieno centro storico di Gerace è finita male una discussione tra due compaesani per ragioni di natura privata: uno dei due “duellanti”, infatti, è finito al Pronto soccorso e poi nel reparto di Chirurgia dell’ospedale di Locri, in prognosi riservata. Un fendente secco, sferrato con un coltello a scatto, dritto all’addome. Il feritore è finito in manette ed è stato condotto nel carcere di Locri con l’accusa di tentato omicidio e porto illegale di un’arma da taglio di genere vietata.
Protagonisti della brutta storia, come detto, due geracesi. A beccarsi la coltellata all’addome è stato un piccolo imprenditore agricolo, Luigi Giuseppe Rodinò, 64 anni. A finire, in manette e poi in carcere con l’accusa di tentato omicidio è stato Carmelo Luciano Morabito, 53 anni.

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